Il Comitato ha avuto il piacere di sottoporre ai rappresentanti della Regione Lazio e del Comune di Roma durante la Commissione speciale dei piani di zona e in un incontro pubblico le problematiche più sentite dai cittadini riguardo le opere di urbanizzazione in relazione alla discussione sul nuovo protocollo di intesa firmato tra le due amministrazione per completare le opere primarie e secondarie nonchè eventuali opere di “ristoro urbano” in alcuni Piani di zona tra cui il B39 Ponte Galeria.
Le risorse economiche (10 milioni) e i tempi di realizzazione che l’assessore Valeriani ha dichiarato come impegno per il Piano di zona B39 Ponte Galeria sono importanti ma da soli non bastano.
I nostri dubbi vengono da molto lontano, infatti queste opere i cittadini di Ponte Galeria come quelli di tutti i piani di zona le hanno già pagate alle cooperative e alle imprese costruttrici che avrebbero dovuto realizzarle. Se ci fosse stato un controllo maggiore in questi anni forse non ci troveremmo a questo punto.
I sofisti sostenevano che la politica non è l’arte del fare ma quella del persuadere e noi cittadini dei piani di zona sappiamo sulla nostra pelle cosa vuol dire.
I piani di zona sono iniziative abitative istituite con lo scopo di permettere a famiglie di una determinata fascia sociale di ottenere uno dei principali diritti sanciti dalla Costituzione: La casa!
Ebbene nella realtà i Piani di zona si sono rivelati nella maggior parte dei casi una fonte inesauribile di finanziamento pubblico e privato per imprese senza scrupoli.
In alcuni casi si sono applicati costi di locazione o vendita pari al doppio di quanto stabilito per legge e tutto questo nei confronti di ignari cittadini che oggi tentano strenuamente di affrancare (con ulteriori esborsi) i propri immobili per riparare il danno.
Mentre chi ha cercato di opporsi a quello che a detta della magistratura è un vero è proprio SISTEMA ha dovuto subire l’umiliazione di sfratti e pignoramenti.
Quanto permesso dalle Istituzioni ai costruttori a cui è stato concesso anche di non versare gli oneri concessori (pagati tra l’altro dai cittadini perché compresi nel costo di casa) necessari alla realizzazione di opere di urbanizzazione non ha uguali in nessun paese CIVILE.
Comune e Regione oggi ci raccontano che stanno avviando alcune revoche di finanziamenti e concessioni in alcuni comparti come se questo fosse un regalo e non un diritto dei cittadini truffati. Sarebbe un pò come se noi cittadini che andiamo a lavorare tutti i giorni pretendessimo di essere ringraziati.
Quindi il motivo del nostro scetticismo è proprio questo: i cittadini dei piani di zona hanno già vissuto la persuasione o per meglio dire l’illusione di vedere il loro sogno “CASA” realizzato, un sogno poi tramutato in incubo da cui tantissimi cittadini ancora non si sono liberati.
Oggi più che sentire numeri e belle favole a lieto fine vorremmo l’apertura di una stagione nuova dove al centro ci sia sempre di più l’esigenza del povero cittadino e sempre meno quella del ricco e famelico costruttore.
Comitato di quartiere Ponte Galeria
Comunicato del 11-06-2020 (Pdf)